Bologna, docente indagato per presunta relazione con studentessa minorenne si toglie la vita.
Un uomo, che lavorava come docente in una scuola media in provincia di Bologna, martedì mattina ha deciso di togliersi la vita nel cimitero del suo paese.
L’insegnante era indagato per una presunta relazione con un’alunna (della quale, però, non è ancora stato appurato alcunché), ed era stato sospeso cautelarmente dalla scuola presso la quale svolgeva servizio per via della normativa atta a tutelare gli studenti minorenni.
Non sta a noi giudicare l’accaduto; se la relazione fosse vera o solo frutto di insinuazioni, maldicenze e voci di corridoio.
È probabile che l’inchiesta vada avanti, dunque saranno gli inquirenti ad occuparsi di ciò.
A me è quell’aggettivo, quel “Presunto“, a fare paura.
È il diabolico e troppo comune smercio delle incertezze come certezze assolute che mi fa accapponare la pelle.
Un uomo è stato messo in croce ancor prima di essere appurato colpevole.
Proviamo anche solo ad immaginare il macigno personale, professionale e sociale che questo insegnante si è visto cadere addosso, per compiere un gesto così estremo.
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