In una intervista, discutendo di fecondazione eterologa e della conservazione del suo tessuto ovarico, la cantante Emma Marrone ha pronunciato delle affermazioni che, se da una parte legittime per i molteplici primati infelici dell’Italia in questo ed in numerosi altri temi, da un’altra lasciano alquanto desiderare.
Ovviamente, come ormai da copione negli ultimi anni, il capro espiatorio non potevano che essere gli uomini.

La cantante, di fatto, ha sostenuto: “Non puoi andare dal tuo ginecologo e chiedere il seme di un donatore perché vuoi un figlio, nemmeno quando hai 40 anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto.
Ed ancora: “Non siamo libere di gestire il nostro corpo e questa è una violenza.
E, per l’ennesima volta, la classica ed immancabile esternazione: “In Italia, poi, un uomo studia e può raggiungere una posizione di potere, una donna fatica il doppio e viene messa in dubbio alla prima maternità. Questa, ripeto, è violenza.

Che la cantante abbia tirato in ballo l’argomento trito e ritrito dell’uomo ‘potente’ senza la minima goccia di sudore e della donna che, malgrado le sette e cento camicie logorate dalla fatica, “viene messa in dubbio alla prima maternità” mi fa sorridere, perché altro non sembra che un tentativo di distogliere l’attenzione su cose molto più gravi da lei stessa affermate.
Di donne potenti, e mamme al contempo, ne è pieno il mondo.
E non mi pare che siano state messe in dubbio con la maternità. Anzi…
Tra le altre cose, ella stessa non è tra le più povere ed impotenti delle donne italiane.

Dunque, per rientrare nei confini di questo articolo, sarebbe violenza (…) non poter concepire un figlio senza un uomo.
Sarebbe violenza non poter “andare dal ginecologo e chiedere il seme di un donatore“, esattamente come si andrebbe al supermercato per comperare un ovetto Kinder.
Ogni cosa è, oggigiorno, violenza; ed ogni violenza grava sulle spalle degli uomini, perfino quando tale ‘violenza’ è il frutto stesso della natura umana.

Oggi è semplicemente violenza nascere uomini.

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