Il diario di me undicenne.
Questa mattina, mia mamma ha ritrovato un mio diario di me undicenne.
Scrivevo di razzismo, di costruzioni vulcaniche, di segnalibri bruchiformi, di consonanti silenti, di dialoghetti con mia sorella.
Ed annotavo come aprire giochi al computer ed altre azioni sullo stesso.
Rivedo chiaramente, perfettamente i germogli del me odierno.
A mutare drasticamente nel tempo è stata unicamente la mia grafia.
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