Talvolta mi chiedo seriamente se coloro che stanno innanzi agli occhi miei siano persone o pappagalli umaniformi.
Le loro lingue articolano frasi fatte di cui frequentemente non conoscono il significato, molte volte esibendosi in un improbabile linguaggio televisivo, ricolmo di volgarità.
Volgarità con cui credono di mostrarsi ribelli, ma che tradisce esclusivamente una abissale ed imperante ignoranza.
I più audaci si lanciano in incerte acrobazie in lingua francese, inglese o, peggio, latina, con la convinzione di essere anche acculturati.
Una delle forti manifestazioni della società inconsistente e volatile di questi tempi bui.

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